Giro d’Italia 2018, il pronostico di Simoni: “Dumoulin favorito se resiste oggi. Aru è in ritardo, Pozzovivo può vincerlo”
Quello tra Gilberto Simoni e il Monte Zoncolan è un legame speciale. Vincitore del Giro d’Italia nel 2001 e nel 2003, il 46enne trentino di Palù di Giovo, ritiratosi dal professionismo nel 2011, condì la sua seconda affermazione nella Corsa Rosa trionfando sulle rampe della salita friulana dal versante di Sutrio e si ripetè nel 2007 affrontandolo da Ovaro. Un duplice successo del quale è tornato a parlare oggi, a sette anni dal suo ritiro dalla scena, sulle colonne de La Gazzetta dello Sport.
“È una salita micidiale, tremenda. Non ne ho mai scalata una così […] Ma a me è piaciuta subito, è stato un amore a prima vista […] Anche se adesso, secondo me, è più facile da scalare. Questione di rapporti, oggi se ne hanno a disposizione molti di più: può fare la differenza. Il versante di Ovaro è più duro per le pendenze e le strade più strette. Poi può cominciare la battaglia da subito. Ed è più spettacolare per chi guarda”.
Unico corridore in grado di imporsi due volte sul “Kaiser”, l’ex Lampre e Saeco ha colto l’occasione per fare le carte a una Corsa Rosa monopolizzata finora dall’outsider Simon Yates (Mitchelton Scott) e nella quale due dei grandi protagonisti annunciati alla vigilia, Chris Froome (Team Sky) e Fabio Aru (UAE Team Emirates), hanno decisamente deluso le aspettative rischiando di finire definitivamente tagliati fuori dai giochi per il successo finale quando le grandi salite devono ancora essere affrontate.
“A inizio Giro avrei visto favorito Froome – sostiene Simoni – perché al Tour of the Alps l’avevo visto andare abbastanza bene su una salita dura come Pampeago, che non lascia troppo respiro. Ora sono spiazzato. Aru, invece, ha sbagliato Giro, è in ritardo. Può prendersi ancora qualche soddisfazione ma ne ha tanti davanti, difficile che riesca a superarli tutti. Tra gli italiani, forse quello che potrebbe vincere è Pozzovivo“.
Anche per il Gibo, sul podio per sette volte in carriera al Giro e capace di aggiudicarsi tappe anche al Tour de France e alla Vuelta a España, la lotta per il successo finale sembra essere ristretta a due soli uomini: “Yates è molto bravo, non me l’aspettavo a questi livelli. Difficile che lo Zoncolan dica se possa vincere il Giro perché non mi aspetto distacchi elevatissimi tra i migliori. Se Dumoulin (Team Sunweb) riuscirà a difendersi può diventare il favorito. Per questo dico che Yates deve attaccare e non aspettare l’ultimo chilometro”.
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